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Recensione: Il passatore 2018 un sorriso lungo 100 km

Ho deciso di iscrivermi alla corsa del Passatore a metà gennaio.

Ho eseguito una preparazione molto intensa a partire da febbraio. Non avevo mai seguito delle tabelle di allenamento, ma questa volta ho pensato fosse meglio che mi affidassi a qualcuno e ho scelto il mio coach: Vittorio Garaventa. Devo ringraziarlo moltissimo per l’aiuto che mi ha dato. Tanta gente ha denigrato la mia tipologia di allenamento, dicendo che le ripetute erano inutili, che stavo sbagliando tutto, tranne i lunghi.

Ma io mi sono fidata e penso di non essermi sbagliata. Sono arrivata al traguardo senza particolari problemi, stanca, ma ancora integra sia fisicamente che mentalmente, con la voglia di iscrivermi anche l’anno prossimo.

Quello che segue è un resoconto molto oggettivo, non amo filosofeggiare sulla fatica. Penso che certe esperienze vadano vissute e non raccontate.

Inizio con l’alimentazione. Ho sempre mangiato normalmente. Nell’ultima settimana, tuttavia, ho seguito queste piccole e semplici “regole”:

Lunedì e martedì ho aumentato solo un po’ le dosi di quel che mangio normalmente.

Mercoledì ho seguito una dieta proteica (scarico di carboidrati).

Giovedì e venerdì ho fatto il pieno di carboidrati (senza mai esagerare però con le quantità).

Il viaggio

Non pernottato e abbiamo viaggiato in treno.

Siamo partite in 3: io, Marisa Dal Corso e Emanuela Fanna. La figlia di Marisa ci ha accompagnate in stazione a Verona Porta Nuova. Là abbiamo aspettato Fabrizio e poi abbiamo preso il treno alle 7:52.

Prima un Frecciargento, fino a Firenze Campo Di Marte (ci è andata di lusso: abbiamo viaggiato in prima classe), poi un regionale fino a Firenze S.M.Novella. Siamo giunti a destinazione alle 09:38. Abbiamo fatto merenda verso le 10, mentre aspettavamo Antonio Dal Cappello. Siamo andati al ritiro pettorali.

Dove Mangiare?

Abbiamo pranzato verso le 12:00 al Ristorante Pizzeria Le Antiche Carrozze (pasta in bianco scondita à olio e parmigiano al tavolo).

La partenza

Poi ci siamo avvicinati alla partenza e cambiati sulla strada (c’era anche un tendone, ma faceva effetto serra: impossibile cambiarsi là dentro…mi sono messa solo il top e la gonnellina…poi la canotta, i booster, i calzetti e le scarpe, li ho indossati all’esterno).

Ore 13 ho mangiato un tubo di latte condensato.

Ore 14:45 siamo entrati in griglia. Io sono stata con la Manu, abbiamo perso da subito Antonio, Marisa e Fabrizio. Dato che faceva caldissimo, io mi sono seduta nell’unico ritaglio di ombra ai piedi dell’omino che faceva entrare in griglia. Lui mi ha detto di spostarmi e mi ha fatto entrare nella griglia degli atleti elite. La Manu mi ha seguita.

Siamo partite con una temperatura di 33°. Caldo infernale.

La salita è iniziata già dopo 4 km.

Prima della salita della Colla ho pensato che non ce l’avrei fatta a fare l’altra metà della gara la prima metà è stata durissima.

A parte i km tantissimo caldo e un’altimetria notevole… si parla di un dislivello oltre i 2000 m.

Poi l’abbassamento della temperatura, il cambio di abbigliamento e la discesa, mi hanno ridato coraggio.

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C’erano tre postazioni per il cambio:

1 CAMBIO: Borgo San Lorenzo, 35° km.

2 CAMBIO: Passo della Colla, 48° km.

3 CAMBIO: Faenza 100° km.

 

Il primo cambio non l’ho nemmeno visto, mi sono innervosita perché temevo di arrivare alla Colla infreddolita (anche se a Borgo San Giovanni faceva ancora molto caldo).

Per tutta la gara ho corso e camminato; bevuto e mangiato ad ogni ristoro.

Ai primi pane e nutella, banana, poi fruttini – gelatine di frutta, zollette di zucchero. Verso la fine pera e mela, sali minerali, coca cola, caffè, acqua.

Ho preso due okitask uno circa al 40esimo km, l’altro circa al 75esimo.

Ho assunto 5 gel, una fialetta di magnesio.

I primi 42 km Emiliano Piola ci ha fatto assistenza in bici (è stata una sorpresa, non sapevamo che venisse). Sulla salita della Colla ho incrociato Linda Pojani che scendeva in bici.

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Oltre i 50 km

I primi 70 km ho aspettato la Manu, poi non ce l’ho più fatta sono andata avanti e ho concluso da sola.

I km erano segnalati ogni 10. Negli ultimi 20 c’era anche il cartello degli 85 e dei 95 (mi pare).

Ho visto tanta gente che stava male. crampi e nausea la facevano da padrone. Ho sentito passare molte ambulanze.

Dopo 10 ore di corsa mi si è affiancato un signore che correva con la mia stessa maglia di Venezia…allora ho cominciato a chiacchierare. Scherzando gli ho chiesto se facevamo una cantatina insieme, ma non l’ha presa con molto spirito e mi ha risposto con un rantolo.

Il percorso del Passatore è molto bello (parlo delle 6 ore di luce). La notte non ho visto le lucciole che tutti mi decantavano. In compenso ho sentito molti grilli.

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Al ritorno Emanuela è tornata con il suo collega di lavoro Alessandro.

Io, Marisa e Fabrizio abbiamo preso il treno da Faenza a Bologna alle 10:42. Abbiamo fatto il cambio e preso il treno fino a Verona Porta Nuova e siamo arrivati alle 12:37.

Abbiamo salutato Fabrizio e la figlia di Marisa mi ha riaccompagnato a casa.

Le foto fanno vedere che il sorriso non mi ha mai lasciato.

Ad agosto ho intenzione di ripercorrere la strada in macchina per rendermi conto di quello che ho fatto, perché ancora mi sembra impossibile!

Di seguito i risultati ottenuti:

1) POSIZIONE ASSOLUTA 498/2426

2) POSIZIONE DI CATEGORIA 29/105

3) POSIZIONE FEMMINILE 69/431

Vedi anche la recensione di Mariarosa Pepe.

Dettagli Tecnici

PASSAGGI

VETTA LE CROCI (16,6 km)

Tempo: 1:54:44

Media: 6’54”

BORGO SAN LORENZO

Tempo: 2:25:47

Media: 6’29”

COLLA DI CASAGLIA

Tempo: 5:50:54

Media: 7’18”

MARRADI

Tempo: 8:11:14

Media: 7’35”

SAN CASSIANO

Tempo: 9:34:10

Media: 7’33”

BRISIGHELLA

Tempo: 11:01:54

Media: 7’30”

FAENZA

Tempo: 12:28:16

Media: 7’28”

 

Scritto da: Alice Moresco – Verona

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