
Recensione: Maratona di New York 2016
.Maratona di New York 2016, la mia prima Maratona!
L’ iscrizione l’ho fatta a fine maggio per novembre perché è comunque molto quotata. Io mi sono iscritto online con l’agenzia EFFETTO ITALY.
Mi sono trovato bene sono bene organizzati ti mandano a casa via posta circa 2 settimane prima zainetto maglia e documenti ovviamente.
Per New York si è vincolati a passare da una di queste agenzie non si può acquistare il pettorale e basta ma lo si deve abbinare al pacchetto preferito.
Vi sono varie alternative: all’inclusive, solo volo solo, ecc… Io ho fatto pettorale e volo l’hotel l’ho prenotato in maniera autonoma, per chi è abituato a prenotare online consiglio di far da soli risparmierete qualche centinaio di euro.
Dove dormire a New York?
Ho scelto l’ Hotel Wellington che è in mezzo tra Central Park e Time Square quindi comodo sia per il dopo maratona 5 min a piedi che per il turismo per chi sa di fermarsi di più o comunque vuole essere in centro.
Dove mangiare a New York?
A New York sono andato con un amico, abbiamo mangiato da Bastianich e in altri 2 o 3 ristoranti un post su di prezzo.
Un posto ottimo qualità prezzo è il Virgil’s a Time Square e Pisillo vicino al Ground Zero dove è possibile mangiare panini italiani buonissimi.
Percorso e Organizzazione
Una cosa che personalmente sconsiglio di fare il giorno prima della maratona sono i tour che ripercorrono la maratona in pullman. Perché rovinerebbe la storia che andate a vivere il giorno dopo piuttosto andate a ritirare il pettorale e fatevi un giretto.
Ritiro pettorale
Il ritiro del pettorale si fa in un expo verso Downtown facilissimo arrivarci.
E’ immenso e il ritiro pettorale velocissimo all’ interno potete acquistare di tutto. Talmente grande l’area troverete ogni tipo di merchandising con brand ufficiale della maratona nel 2016 era Asics.
Tenete conto che è uno stand “unico” nel senso che quello che c’è è fatto esclusivamente per quella maratona quindi i prezzi sono alti rispetto al normale.
Il giorno della maratona ti alzi presto probabilmente dormi male ma alla fine sarai ripagato di tutto.
Partirai con il pullman che ti porta a Staten Island molto prima. Io ho trovato il clima perfetto però portatevi una tuta da tenere il più possibile in caso faccia freddo per poi toglierla poco prima nel villaggio.
E’ pieno di cassoni dove raccolgono gli indumenti che poi verranno dati ai senzatetto quindi non vien buttato niente.
Il villaggio
Il villaggio è molto grande per entrare si passa dai metal detector decine e decine di poliziotti che girano, quindi sicuro.
Quando avete visto più o meno il vostro cancello di partenza potete andare già in zona, tanto un po’ ovunque vi danno the caffè ciambelle barrette frutta tutto free. Per arrivare alla linea dello start si mettono davanti una decina di militari a braccetto che fanno strada allo start sale l’adrenalina.
Sei sul ponte di Verrazzano e vedi a sinistra la skyline a destra l’ oceano nel centro del mondo e durante l’ inno americano sai che ci sei, che sei pronto.
La partenza
Finito l’ inno colpo di cannone scarica di adrenalina e partono tutti (la tua onda) sulle note di New York New York.
Consiglio che sanno tutti ma che tanto non ascolta nessuno neanche io l’ho fatto il ponte di verrazzano è in salita non partite a tutta.
Corri tutto il ponte, qualche poliziotto elicotteri in cielo sembra stupendo finché non arrivi in fondo al ponte dove inizi a vedere da li all’arrivo fiumi di persone sui due lati della strada. Anche se non lo pensi sono li anche per te dall’inizio alla fine sono li che ti accompagnano per tutto il tuo viaggio.
I Bambini sono incredibili, sono li che smaniano per un cinque!
Persone che ti chiamano per nome e ti incitano (stampate il vostro nome grande al cento della maglia ti chiamano tutti) e tutto questo ti da la carica incredibile.
Troverete centinaia di persone con ciotole di dolci biscotti di tutto per strada ristori sempre forniti.
Dopo il 30° trovate anche i gel passerete tutti i quartieri Brooklyn, Queens, Manhattan sulla First Avenue stupenda, Bronx. Tornare a Central Park dove affronterai l’ultima salita e ce l’avrai fatta!
Raccontare la corsa con più particolari sarebbe bello anche se lungo ma toglierebbe la sorpresa a chi vuole farla quindi mi fermo qua.
Se voleste affrontarla non fatevi rovinare tutto da chi dice ci sono i ponti è pesante magari fa freddo o piove e rimani fregato. Sicuramente è una maratona da fare, non per niente è tra le più ambite, difficilmente otterrai il tuo PB. E’ una maratona diventata un grande business, però resta sempre New York.
Quello che fa diventare stupenda questa maratona siamo noi che corriamo e chi dall’altra parte della transenna incita perché a New York la maratona è vissuta da tutti, aspettano quel giorno solo per essere li a incitare i Runners e divertirsi.
Nel 2016 il giorno dopo la maratona a Central Park mettevano uno store. Al suo interno il merchandising rimasto a prezzi quasi dimezzati e le varie felpe maglie con la scritta Finisher mi hanno detto che non lo fanno più ma non posso confermarlo.
Sempre a Central Park il giorno dopo c’è la possibilità di fare incidere la medaglia con nome e tempo. Parere mio il gioco non vale la candela coda lunghissima e 20$, l’ho fatto in Italia.
Ultima cosa da non scordare acquistate il New York Times il giorno dopo perché ci sono tutti gli arrivi ed è un bel ricordo da tenere.
Scritta da: Massimo De Nigris – Brescia